Il Ghemme D.O.C.G. Chioso dei Pomi 2011 è stato insignito del premio più alto al prestigioso concorso Sommelier Wine Awards nel Regno Unito. Un risultato importante per i l produttore ghemmese che riflette l’altissima qualità ormai raggiunta dai titolari Paolo e Antonello e dal loro team.
E’ ufficiale, con il Ghemme D.O.C.G. Chioso dei Pomi, annata 2011, La cantina Rovellotti di Ghemme ottiene la medaglia d’oro dal panel di giudici dell’SWA.
L’authority organizzatrice del concorso è nata nel 2007 con lo scopo di diventare il punto di riferimento principale per il solo canale on-trade, equivalente, sebbene con alcune diverse declinazioni, al nostro Ho.Re.Ca. qui in Italia.
A decisione di iscriversi al concorso coincide con la volontà della cantina Rovellotti di affacciarsi sui mercati Nord-Europei con una produzione e soprattutto, una qualità, ormai consolidata, ma in forte sviluppo. Dopo un’attenta ricerca, la scelta di partecipare a concorsi e a wine rating professionali valutazioni è caduta su poche organizzazioni ben conosciute a livello europeo e internazionale. Tra queste, vi è, infatti, la Sommellier Wine Awards che si è specializzata negli ultimi undici anni in quel segmento di mercato popolato che include hotel, ristoranti, wine bar, pub e location affini dove il vino è venduto e consumato sul posto.
Di seguito, riportiamo il testo inglese della recensione della giuria che ha portato alla medaglia d’oro:
e la sua traduzione integrale:
Clearly a Gold medallist, to go by the generous praise from our judges. Team leader Lionel Periner highlighted “notes of kirsch and dried flowers”, while Cheese at Leadenhall’s Robert Mason found it “complex and excellent, with dark chocolate, coffee-mocha, tar and tobacco aromas, woody and earthy, tomato skin with dark cherries, plum and damson on the palate”. All of this, plus “lots of potential for ageing”, thought Crafthouse’s Andrea Rossi.”
“Indubbiamente una medaglia d’oro che si accompagna alle splendide lodi dei nostri giudici.
Il Team Leader Lionel Periner ha sottolineato “note di kirsch e potpourri”, mentre Robert Mason di Cheese at Leadenhall (negozio indipendente specializzato in formaggi e vini nel cuore di Londra) l’ha trovato “complesso ed eccellente, con note di cioccolato scuro, caffè e cacao, catrame e note di tabacco. Legnoso e terroso con buccia di pomodoro e ciliegie scure, prugna e susina selvatica al palato”. Tutto questo oltre al commento di Andrea Rossi di Crafthouse (rinomato ristorante inglese di alto livello al Trinity Centre di Leeds): “notevole il potenziale d’invecchiamento di questo Ghemme”.